Il dolore filo conduttore
della mia quotidianità
compagno acuto e spietato
d’ogni minimo gesto accennato
gli scalini son fredde montagne
pur di pochi centimetri
son ostacoli: invalicabili freni
alla mia disagevole mobilità.
Ottunde il tempo e la mente
confonde passato e presente
giurandomi fedeltà costante
e sicura per il mio futuro
sposa non ambita né cercata
il filo del dolore mai si spezza
nell’attesa mai vana d’un segno
d’un raggio di sole di una carezza